UNA RICERCA SUL LINGUAGGIO DELL’OPERA DI PECHINO
DI LI MEINI
BASATO SUL DRAMMA “FAUST: PRIMA PARTE” DI JOHANN WOLFGANG GOETHE
PROGETTO E REGIA ANNA PESCHKE
CONSULENTE ARTISTICO XU MENGKE
MUSICHE ORIGINALI COMPOSTE DA LUIGI CECCARELLI, ALESSANDRO CIPRIANI, CHEN XIAOMAN
SCENE ANNA PESCHKE
LUCI TOMMASO CHECCUCCI
COSTUMI AKUAN
MATERIALI SCENICI LI JIYONG
TRUCCO E ACCONCIATURE AI SHUYUN, LI MENG
COREOGRAFIE ZHOU LIYA, HAN ZHEN
CON LIU DAKE, XU MENGKE, ZHAO HUIHUI, ZHANG JIACHUN
MUSICISTI FU CHAYINA (YUEQIN), VINCENZO CORE (CHITARRA ELETTRICA ED ELABORAZIONE ELETTRONICA), WANG JIHUI (JINGHU), NIU LULU (GONG), LAURA MANCINI (PERCUSSIONI), GIACOMO PIERMATTI (CONTRABBASSO), WANG XI (BANGU)
EMILIA ROMAGNA TEATRO FONDAZIONE/ CHINA NATIONAL PEKING OPERA COMPANY
SI RINGRAZIA PER
spettacolo in lingua cinese con sovratitoli in italiano
avvolgente, emozionante viaggio musicale tra Oriente e Occidente
Massimo Marino, “Corriere di Bologna”
Partendo dalla suggestione di uno studioso cinese di letteratura germanica che nel
Questo inedito Faust è composto in versi da una drammaturga cinese e ha la partitura originale di un musicista cinese, che lavora su modalità melodiche tradizionali, e due compositori italiani di contemporanea e elettronica. Con un gruppo di giovani, straordinari interpreti cinesi, nei preziosi costumi e vistosi trucchi tradizionali, accompagnati da un ensemble di strumentisti sia italiani che cinesi,
L’Opera di Pechino, inclusa dall’UNESCO nella lista del “patrimonio culturale mondiale intangibile”, non solo combina canto e recitazione, come avviene nell’opera occidentale, ma comprende anche danza, arti acrobatiche e marziali: i suoi performer possono raccontare un’intera storia con i movimenti. Così li descrive Marcel Marceau nel 1955: “artisti giunti come da un altro pianeta sfidano le leggi di gravità: uomini o, meglio semidei, demoni, camaleonti”.
emiliaromagnateatro.com