da Carlo Collodi
drammaturgia Antonio Latella, Federico Bellini, Linda Dalisi
regia Antonio Latella
con (in ordine alfabetico) Michele Andrei, Anna Coppola, Stefano Laguni, Christian
scene Giuseppe Stellato
costumi Graziella Pepe
luci Simone De Angelis
musiche e suono Franco Visioli
PRODUZIONE PICCOLO TEATRO DI MILANO - TEATRO D’EUROPA
durata 2 ore e 40 minuti compreso intervallo
giovedì 11 ore 20,30
WikiBonci
introduzione allo spettacolo a cura di Altre Velocità
sabato 13 gennaio, ore 17.30, foyer del Teatro, ultima puntata della lettura del romanzo Le avventure di Pinocchio
La trasformazione di Pinocchio
leggono gli studenti della III F del Liceo Linguistico Statale “Ilaria Alpi”
vedi il programma delle letture a puntate
progetto "Un invito al Teatro - No limits": lo spettacolo di domenica 14 sarà audiodescritto per non vedenti e ipovedenti.
Per informazioni e/o prenotazioni è possibile contattare il Centro Diego Fabbri di Forlì info@centrodiegofabbri.it tel. 0543 30244
Dopo il grande successo di Santa Estasi - il progetto nel 2016 si è aggiudicato sia il Premio Ubu come spettacolo dell’anno che il premio assegnato dalla Associazione Nazionale Critici di Teatro per aver “segnato la stagione” - l’indiscusso talento di Antonio Latella si confronta con Pinocchio di Carlo Collodi, figura universale che appartiene alla memoria collettiva, personaggio di cui ciascuno di noi coltiva una memoria propria, quasi esclusiva.
Una sfida coraggiosa che il neodirettore della Biennale Teatro di Venezia, affronta insieme a Federico Bellini e Linda Dalisi con i quali condivide il lavoro di scrittura.
Nel suo adattamento per la scena, Latella si pone davanti al burattino di legno osservandolo con uno sguardo depurato dalle infinite interpretazioni che si sono stratificate per oltre un secolo, alla ricerca di una lettura inedita, che sveli, se possibile, quello che non si è ancora visto. Una rilettura in cui emerge tutta la drammaticità del rapporto tra Pinocchio e suo padre Geppetto, una sorta di padre mancato con il quale Pinocchio cerca di costruire un passato, alla disperata ricerca di un rapporto che non c’è stato, e lo fa immerso in un mondo di persone adulte che non solo non gli danno risposte ma anzi gli raccontano delle menzogne.
“Siamo abituati - ha spiegato Latella - a pensare che il burattino Pinocchio veda il proprio naso allungarsi ogni volta che dice una bugia; così ci hanno insegnato e questo abbiamo imparato a credere. Eppure anche questa è una menzogna raccontata dagli adulti. Il naso di Pinocchio, nella favola di Collodi, si allunga varie volte, ma non sempre quando Pinocchio mente. A volte si allunga perché vive…”.
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