lettura a puntate del romanzo di Carlo Collodi
drammaturgia a cura di Emanuele Aldrovandi
sabato 18 novembre, Biblioteca Malatestiana La costruzione di Pinocchio
legge Michele Dell'Utri
sabato 25 novembre, Biblioteca Malatestiana Il teatro dei burattini
legge Diana Manea
sabato 2 dicembre, Biblioteca Malatestiana Il cane da guardia
legge Lino Guanciale
sabato 16 dicembre, Biblioteca Malatestiana Il paese dei balocchi
leggono gli studenti del Campus di Cesena - Alma Mater Studiorum Università di Bologna
sabato 13 gennaio, Foyer del Teatro Bonci La trasformazione di Pinocchio
leggono gli studenti della III F del Liceo Linguistico Statale “Ilaria Alpi”
ingresso libero fino esaurimento posti disponibili
un'iniziativa di
Emilia Romagna Teatro Fondazione, Comune di Cesena-Biblioteca Malatestiana
con il patrocinio del Campus di Cesena - Alma Mater Studiorum Università di Bologna
si ringrazia l'Associazione Universitari Cesena per la collaborazione
Già spunto per numerose riscritture, in forma letteraria (come quella di Manganelli nel 1977), teatrale (quella di Bene nel 1981) e cinematografica, dal cartone animato di Disney del 1940 ai film di Comencini (1972) e di Benigni (2002), Le avventure di Pinocchio sono una fonte pare inesauribile di racconto e di soluzioni interpretative. Con ogni passaggio, ogni micro avvenimento narrato da Collodi, è possibile giocare a tirar fuori nuovi significati e possibilità di racconto. In attesa dell'arrivo a Cesena (11-14 gennaio) dello spettacolo che per il Piccolo Teatro di Milano-Teatro d'Europa Antonio Latella, coadiuvato alla drammaturgia da Federico Bellini e Linda Dalisi, ha diretto e immaginato, cinque sabati pomeriggio, dal 18 novembre al 13 gennaio, alla Biblioteca Malatestiana per riattraversare passaggi salienti del romanzo di Collodi.
Ridotto per questa occasione da Emanuele Aldrovandi, la storia del più noto tra i burattini sarà resa in voce da Michele Dell'Utri, Diana Manea e Lino Guanciale, per poi vedere coinvolti gli studenti del Campus di Cesena - Alma Mater Studiorum Università di Bologna, così come del Liceo Linguistico Statale “Ilaria Alpi”.
Partendo dall'edizione commentata da Fernando Tempesti nel 1993 per Feltrinelli, Latella, concentrandosi perlopiù sui primi quindici capitoli (che in origine dovevano comporre l'intero romanzo, chiudendosi oscuramente con l'impiccagione del burattino), ha immaginato il suo Pinocchio pensando, per un verso, alla «scoperta che la lingua è l'unico infinito che ha l'uomo» e, per l'altro, che in ogni momento il protagonista «è circondato da persone che dicono bugie». Affabulazione e menzogna, desiderio di creazione e mistificazione, reggono dunque la messa in scena di Latella, dove anche l'anziano Geppetto si mostra meno come il «fragile falegname» della nota versione disneyana.
Tornando direttamente al romanzo, ma pensando anche allo spettacolo in approdo al Teatro Bonci, cinque sabati per divertirsi a riesplorare un classico della nostra letteratura, per vedere quanto della nostra immaginazione ancora si cela tra le pagine di Collodi.